1) CORSO DI PRIMO LIVELLO - Scuole ElementariSi propongono almeno sei incontri di un’ora e mezza anche se, sia il numero che la modalità, possono essere concordati con gli insegnanti. Si fa notare che gran parte delle lezioni vengono fatte attraverso giochi e la valutazione sia del lavoro che degli alunni può essere fatta osservando la capacità di portare a termine le prove che gli alunni devono superare come gioco. 1. FINALITÀ Rendere gli alunni sicuri nell’ambiente in cui vivono. 2. OBIETTIVI GENERALI Appropriarsi dello spazio rendendoli consci dell’ambiente circostante, abituandoli all’osservazione; e alla misurazione degli spazi e degli oggetti. 3. OBIETTIVI SPECIFICI Osservare, rappresentare graficamente, riconoscere e orientare, usare i mezzi tecnici. 4. CONTENUTI DEL CORSO § Dalla pianta della mano alla pianta della classe Problematiche che vengono affrontate: corrispondenza biunivoca, riduzione in scala, primo orientamento della pianta. § Giochi con la pianta della classe L’alunno prende coscienza e confidenza con la rappresentazione planimetrica. § Visione prospettica e planimetrica (dall’alto) Attraverso schede l’alunno prende coscienza di come è realizzata una cartina e del diverso punto di vista. § Giochi con la pianta del corridoio o perimetro della scuola § Giochi nel cortile della scuola Si porta a contatto l’alunno con un ambiente sempre più ampio costringendolo a fare un lavoro di fantasia (non vedo tutto il territorio rappresentato in cartina) e quindi di astrazione Inoltre a seconda della risposta della classe e se c’è la possibilità: § conoscenza della scala attraverso schede § conoscenza dei simboli convenzionali e orientistici attraverso schede § Giochi in uno spazio più ampio (parco) Giochi di orientamento in uno spazio ampio per applicare i concetti § Gara finale Le lezioni sopra descritte potranno subire variazioni in relazione alle risposte della classe e agli accordi con gli insegnanti. 5. GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Capacità di: - riconoscere la realtà attraverso i simboli; - orientare la cartina; - muoversi in una realtà orientata; - riconoscere i simboli di rappresentazione della realtà; - prendere decisioni velocemente. 6. SPESA PREVISTA € 30.00 /ora, comprensivo di IVA. Il materiale tecnico necessario alle lezioni (lanterne, punzoni, cartine, ecc) viene procurato dall’istruttore, mentre fotocopie e materiale di consumo sono a carico della scuola. Eventuali mappe didattiche di zone esterne alla scuola verranno conteggiate a parte. 2) CORSO DI SECONDO LIVELLO - Scuole elementari e medieSuccessivo al corso di primo livello, il corso di secondo livello viene imperniato sull’uso della bussola. Se il territorio lo permette, può essere affronta anche l’insegnamento e la lettura delle curve di livello. Anche il corso di secondo livello viene fatto soprattutto attraverso esercizi-gioco dopo una prima spiegazione teorica. PERCHE’ ORIENTEERINGIn campo scolastico si riconosce all’orienteering un alto valore culturale. Infatti il bambino prende coscienza del fatto che la realtà può essere rappresentata, provando l’esperienza della corrispondenza biunivoca tra la realtà e la sua rappresentazione. Questo avviene attraverso l’uso di simboli convenzionali, alla cui elaborazione, in fase didattica, egli stesso può partecipare. Vi è, in un secondo momento, la necessità di conoscere la scala di rappresentazione e l’uso della bussola. Bisogna poi saper usare la cartina, quindi passare mentalmente dalla rappresentazione alla realtà; cioè riconoscere la realtà attraverso la sua rappresentazione. Questo porta il bambino a dominare il mondo che lo circonda, facendogli acquisire maggiore sicurezza. Si riconosce inoltre un alto valore educativo. Infatti nell’attività di orienteering il partecipante deve prendere decisioni in autonomia, avendo fiducia in se stesso e nelle proprie conoscenze. La necessità di doversi orientare abitua il bambino all’osservazione dei particolari che lo circondano, trovandone la corrispondente rappresentazione. Le gare si svolgono in ambienti particolarmente ameni, essendo l’orienteering chiamato “lo sport dei boschi”. Il bambino viene stimolato ad un approccio positivo alla natura, con cui ha un rapporto diretto privilegiato. |
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